Azienda
Sito Web: briccocucu.com
Telefono: +39017460153
Comune: Bastia di Mondovì
Indirizzo: Frazione Bricco, 10 – 12060
Dalla commistione di due nomi, quello della località di riferimento, ovvero la frazione Bricco di Bastia Mondovì, e quello della vigna più importante, del Cucù, ecco nascere la denominazione Azienda Bricco del Cucù.
Le sue origini sono da ricercare nella tradizione dei viticoltori di queste terre e nell’opera dotta di Giuseppe Sciolla:
Fu lui – ricorda il figlio Dario – a proseguire l’attività del nonno. Da sempre siamo viticoltori e profondiamo in questo mestiere il massimo della passione personale. Io, dopo un’esperienza esterna, decisi di tuffarmi nell’azienda nel 1990 .
E il padre di Dario, seppure 85enne, continua ancora oggi a vivere nelle vigne, dispensando consigli e amore per un lavoro che rappresenta la massima espressione della naturalezza, l’essenza stessa del vivere.
Dal punto di vista strutturale risale al 2001 il salto di qualità tecnologico dell’azienda, con il completo rifacimento del processo di produzione della cantina attraverso l’acquisizione di impianti all’avanguardia del settore, perfetti per curarlo dalla fase di fermentazione a quella di imbottigliamento.
Per degustare il nettare di queste parti non basta altro che annunciarsi a Dario Sciolla con una semplice telefonata. Sarà il primo a farvi da Cicerone attraverso i filari dove si perde il silenzioso passo di Dario mentre affonda le mani nella grande terra, ripetendo gesti antichi.
Gli stessi del padre e, prima ancora, del nonno.
Coltivare e produrre il dolcetto per deliziare i palati della propria clientela: una clientela prevalentemente piemontese – prosegue Dario Sciolla – e legata principalmente alla ristorazione.
Negli ultimi anni stiamo però operando assaggi con il mercato estero, in specie con gli Stati Uniti, la Danimarca e la Germania. Il nostro obiettivo è quello di incrementare tale presenza attraverso la politica dei piccoli passi e del massimo rispetto della qualità.
In futuro è nostra intenzione diversificare i vitigni e produrre, attraverso appositi impianti, anche vini come il Merlot, perfetti per l’invecchiamento in barrique.
Sono queste le note salienti del Bricco del Cucù che prendono forma dal rispetto di alcuni segreti per essere e rimanere buoni produttori: ”Sono molti ma ritengo racchiudibili nella giusta commissione tra la passione e l’esperienza.
Quando si entra in una realtà e si è giovani, si tende a voler stravolgere tutto. Con gli anni si capisce invece che è fondamentale rivisitare la storia, propria e del prodotto, e scegliere con cura ogni dettaglio. Quindi il vitigno, la sua posizione, le antiche metodologie del processo che conduce al prodotto finale, chiaramente attualizzate e modernizzate.
Anche sotto questo aspetto occorre essere molto attenti. Aggiornarsi è basilare, soprattutto in funzione della finalità prima del produttore, ovvero assecondare i gusti di una clientela sempre più fine ed esigente.
Sito Web: briccocucu.com
Telefono: +39017460153
Comune: Bastia di Mondovì
Indirizzo: Frazione Bricco, 10 – 12060
Numero di bottiglie: 30.000
Vini prodotti: Dogliani DOCG, Langhe Rosso, Langhe Dolcetto, Langhe Bianco
Ettari vitati: 12
Vigne: –
2 bottiglie di Dogliani DOCG 2006 San Bernardo
2 bottiglie di Langhe DOC Bianco 2013 – Livor
2 bottiglie di Langhe DOC Rosso 2008 – Diavolisanti
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Pagamenti sicuri via PAYPAL
Dario Sciolla crede nel Dolcetto e nella sua capacità di invecchiamento alla stregua di altri vini rossi di Langa. Ciononostante la sua curiosità lo porta a sperimentare e ci confida che nel futuro vorrebbe piantare e produrre Riesling. Per il momento l’unico bianco di casa è il Langhe Bianco Livor 2012, 50% arneis e 50% sauvignon, piacevole e rotondo, con una spiccata acidità finale. Tra i rossi, il Langhe Dolcetto 2012 è classico, deciso e con tannini ancora marcati. Diverso il Dogliani 2012, robusto e fruttato, con tannini più morbidi e maggiore alcolicità. Merlot e dolcetto per il Superboum 2009, affinato in legno: ha struttura, corpo e una piacevole acidità. Percentuali invertite per l’ottimo Diavolisanti 2009.
Dolcetto ma non solo, per una batteria di vini assolutamente da scoprire, con un rapporto qualità prezzo davvero interessante. Il Dogliani Bricco San Bernardo ’10, pur non raggiungendo la vetta del millesimo 2009, presenta un valido livello qualitativo, con un naso molto articolato, giocato su note di prugna matura, amarena e cuoio; la bocca succosa e persistente. Buona bevibilità e dinamica freschezza per il Dogliani’12.
Prende il nome dal vigneto sito accanto all’omonimo Sacrario Partigiano. E’ un vino rosso con gradazione del 14,5%, ottenuto da uve Dolcetto in purezza.
Vinificazione in acciaio a cui seguono 18 mesi in grandi botti di legno. Divertiamoci a degustarlo: partiamo dal colore molto marcato, un rosso rubino scuro, profondo, con riflessi violacei. Al naso sentiamo armonia e profondità, non solofrutta ma anche confettura, ovviamente frutti rossi, soprattutto prugne ma non solo. Piacevole la speziatura, data da un uso del legno non invasivo, che ha fatto da supporto al vino senza stravolgerlo. In bocca non gli manca nulla, corposo e giustamente tannico, elegante ed equilibrato, di notevole persistenza.
Fa piacere vedere come questa cantina, che fino a cinque anni fa produceva principalmente bottiglioni e damigiane di un rosso discreto che faceva la gioia dei clienti liguri, sia oggi tra le star del comprensorio del Dolcetto di Dogliani.
Dolcetto di Dogliani Sup. Bricco S. Bernardo ‘01: due bicchieri;
Dolcetto di Dogliani ‘02: due bicchieri;
Langhe Dolcetto ‘02 : un bicchiere;
Dolcetto di Dogliani Sup. Bricco S. Bernardo ‘99: due bicchieri;
Dolcetto di Dogliani ‘01: due bicchieri.