Vino spumante di qualità metodo classico brut riserva 2016 dal colore giallo intenso con riflessi dorati e perlage fine e persistente, fragrante complesso con sentori floreali di fiori di sambuco, note calde di camomilla, miele e crosta di pane.
In bocca si percepisce secco, caldo e armonico, con una corretta acidità che rinfresca, finale lungo e persistente.
La storia in etichetta
La prima immagine è quella di un uomo con le mani sporche di terra, la schiena curva per la fatica.
Lui sa cos’è un aratro, a cosa serve un biroccio, quando usare il torchio. E proprio perché la conosce, capisce che fidarsi solo della terra non è prudente.
Così, un giorno – a 32 anni compiuti – l’uomo riordina la folta barba, indossa il cravattino e va giù in paese.
Presso il notaio di Canelli registra la sua piccola impresa: è una ditta vinicola. Ora, oltreché contadino è anche commerciante. Un borghese.
Lui, probabilmente, il significato di queste parole – commerciante, borghese – neanche lo conosce.
Tornando a casa, a mente, ne ripassa di altre di parole. Poche, sempre le stesse: colle, passo, mare. Di nuovo, in ordine: colle, passo, mare.
Quando arriva, va dritto nelle scuderie. Mette una coppia di Percheron davanti al carro e parte. Dall’Alta Langa arriva al valico dei colli. Attraversa il passo e scavalla verso la pianura.
Da lì, la costa sempre a sinistra, tira dritto. Oltre frontiera. E quando sorge l’alba del giorno successivo, finalmente si ferma. Davanti al mare.
Risistema il cravattino e comincia. Quella mattina, vende la prima bottiglia di vino. Sull’etichetta c’è il suo nome: Pietro Bosca. E’ il 1831, l’inizio di tutto.
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