Castellero è il nome del cru che si trova tra i comuni di Barolo e Monforte d’Alba.
La vinificazione delle uve nebbiolo viene effettuata nella cantina della famiglia Borgogno, a Barolo, e inizia con la pigiatura, a cui segue la fermentazione tradizionale di circa trenta giorni.
Tutta l’impostazione di questo Barolo è rigorosamente tradizionale, con macerazioni abbastanza lunghe seguite da un affinamento di almeno diciotto mesi in botti di rovere da 30 o 50 ettolitri e da un’ulteriore permanenza in bottiglia di circa sei mesi prima della commercializzazione.
E’ un vino che può essere apprezzato già dopo pochi mesi dalla messa in bottiglia, ma continuerà a migliorare e a sviluppare la sua eleganza con il passare degli anni.
Alla vista
Un bel rosso rubino granato molto intenso.
Al naso
E’ gradevole e delicato con richiami di rosa appassita e note di liquirizia e vaniglia data dall’affinamento in legno.
In bocca
Lo sentirai vellutato, asciutto, rotondo, ricco ed equilibrato nel corpo e nella struttura.
Nel piatto
Gli abbinamenti più classici sono i risotti, la fonduta, la selvaggina, le carni rosse e i piatti di carne in generale (arrostite, alla griglia o allo spiedo).
E’ vero che il Barolo non è un vino da dessert, ma da meditazione, però cioccolato e nocciole ne evidenziano un retrogusto incredibile.
Silvia e la sua famiglia ti consigliano di provarlo con i baci di dama e i brutti e buoni alla nocciola, dolcetti secchi tipici del nostro territorio.
Il giusto contesto? Nelle serate d’inverno, davanti a un camino acceso, mentre leggi un bel libro.
Temperatura di servizio: 16 – 18 °C.
Fa al caso tuo se…
…Prediligi i vini complessi e raffinati.
Now listening
Claire de lune – Claude Debussy
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