La storia di questo Barolo è più unica che rara perché nasce da una dimenticanza da parte di Alessandro.
Prima della vendemmia 2015, per Alessandro era quasi impensabile produrre una Riserva a causa delle tempistiche davvero lunghe: gli anni di invecchiamento sono tanti, cinque nello specifico.
Un giorno però, controllando le rimanenze di cantina nella sua barricaia, si accorge di aver abbandonato alcuni vasi vinari di piccolo taglio che, al momento della vendemmia, aveva rivendicato come Riserva.
Erano quindi rimaste piccole giacenze di Barolo classico, del Comune di Serralunga d’Alba, Vigna Rionda e Lazzarito, per una questione di carichi.
Alessandro, dopo averne esaminato le qualità, decide di metterle insieme e, dato che cinque anni erano passati, finalmente imbottigliare il suo Barolo Riserva.
Da allora, solo quando ha l’ispirazione, produce questo vino speciale.
Alla vista
E’ rosso granato, con riflessi arancioni.
Al naso
Il suo profumo è etereo, gradevole e intenso.
In bocca
Il suo sapore è austero, ma vellutato, robusto e armonico. I tannini dolci e soffici lo rendono molto elegante.
Nel piatto
Il Riserva è il vino più classico che tu possa trovare nella cantina di Alessandro, e per classico (parole sue) intende che piace ai cinquantenni.
Lui lo abbinerebbe a un buon bollito con il bagnetto perché questo piatto ha bisogno di un vino che non copra il sapore del cibo, ma che lo sappia esaltare.
Fa al caso tuo se…
…Vai in cantina e scopri di averne una bottiglia: “ah buono! Che sorpresa, è anche una Riserva, chissà com’è!”.
Now listening
Sì, viaggiare – Lucio Battisti
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