Fabrizio produce questo vino con le uve arneis stramature, che lascia appassire in cassetta. Una volta pronte, le pressa seguendo la tipica vinificazione in bianco.
Le temperature sono rigide perché tutto questo accade a fine dicembre, perciò gli zuccheri hanno difficoltà a tramutarsi in alcool, quindi non fermentano e permangono nel vino.
Nonostante la sua spiccata dolcezza, in bocca non è affatto stucchevole e rimanda a note saline.
Questo passito evidenzia le aromaticità più fruttate dell’arneis, ed ecco che si fanno spazio albicocca, fico secco e noce.
Alla vista
E’ di color miele ambrato.
Al naso
Il profumo è molto intenso e persistente con sentori di miele e albicocca, note finali di camomilla.
In bocca
In bocca il vino si presenta sapido, di buona struttura e armonico.
Nel piatto
La dolcezza di questo vino si contrappone con un abbinamento sul salato o sull’amaro.
E’ ovvio che le paste secche siano sempre un passe-partout, ma per stupirti davvero, accompagnalo a un formaggio erborinato o di media stagionatura. In alternativa, un pezzo di cioccolato extra fondente sarà perfetto.
Fa al caso tuo se…
…Dopo cena vuoi stappare un vino che non devi per forza accompagnare al cibo.
Now listening
The Chicken – Jaco Pastorius
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